“Difendiamo la nostra dignità”. Vigili del Fuoco in piazza Antenore

I Vigili del Fuoco di Padova hanno manifestato questa mattina davanti alla prefettura, così come hanno fatto i loro colleghi di molte altre città d’Italia, a sostegno della grande manifestazione nazionale che si è svolta contemporaneamente a Roma in piazza Montecitorio. Il sit-in, con lo slogan “I Vigili del Fuoco meritano di più”, è stato organizzato da FP Cgil, Fns Cisl e Uilpa Uil, nell’ambito dello stato di agitazione proclamato lo scorso giugno. Una delegazione, composta da Stefano Pegoraro, segretario generale della Fns Cisl Veneto, Roberto Galtarossa, segretario provinciale della Fns Cisl e Federico Righetto, segretario provinciale Uil Pa Uil, è stata ricevuta dal prefetto di Padova Renato Franceschelli. “Siamo qui – ha esordito Pegoraro – perché chiediamo per l’ennesima volta alla politica di dare la giusta valorizzazione al lavoro e ai rischi che corrono i Vigili del Fuoco. Chiediamo che ci vengano riconosciuti gli stessi trattamenti retributivi e previdenziali delle altre Forze dell’Ordine e che la legge di bilancio attualmente in discussione preveda lo stanziamento di fondi adeguati. Il lavoro dei Vigili del Fuoco inoltre non è riconosciuto come lavoro usurante e non ci è riconosciuta la specificità che il nostro lavoro comporta. Chiediamo maggiori tutele per le malattie professionali e gli infortuni. Quando in servizio ci facciamo male e andiamo al Pronto soccorso dobbiamo pagare di tasca nostra. Chiediamo inoltre un sistema previdenziale complementare che ci permetta di avere una pensione dignitosa, in base all’aspettativa di vita, che per i Vigili del Fuoco è una delle più basse. Siamo considerati lavoratori di serie B”.

Tra le richieste dei Vigili del Fuoco, anche il potenziamento degli organici di tutti i ruoli del Corpo finalizzato a garantire un adeguato e capillare servizio ai cittadini. Gravi carenze sono denunciate su tutto il territorio nazionale e Padova non fa eccezione. “I 102 Comuni della provincia – ha proseguito Pegoraro – sono coperti da 33 Vigili del Fuoco operativi per turno, h24, 13 nella sede di Padova e 20 in quelle distaccate, per una popolazione di 236mila persone. E questo significa un pompiere per 28mila persone, mentre la media europea ne prevede uno ogni 1.500. Padova ha una carenza di organico di 40 unità, pari ad una percentuale del 20%”. Anche il parco mezzi è inadeguato. Le norme europee prevedono il cambio dei mezzi ogni cinque anni, mentre l’età media delle autopompe serbatoio di Padova è di 20 anni e quella delle autogru di 30. “In queste condizioni – ha aggiunto Pegoraro – qualsiasi intervento diventa un’emergenza. Prendiamo il caso di San Pietro in Gù: abbiamo dovuto chiedere soccorsi da Treviso e Vicenza, con i tempi di arrivo necessari che si traducono in sicurezza per i lavoratori e per i cittadini”.

Quello che preoccupa i Vigili del Fuoco, è non riuscire a fornire un servizio adeguato. “Sono trent’anni che lavoriamo al comando di Padova – ha detto Galtarossa – e in questi trent’anni il mondo del lavoro è cambiato molto, ma è cambiato poco quello del soccorso. Lavoriamo con meno della metà dell’organico di trent’anni fa, su mezzi antiquati. Siamo preoccupati di non essere più in grado, un domani, di dare alla città quella risposta che la città si aspetta da noi”. Il prefetto Franceschelli ha ascoltato attentamente le richieste dei rappresentati sindacali. “Leggerò attentamente il vostro documento – ha assicurato ai suoi interlocutori – e lo manderò al ministero e alla Presidenza del Consiglio. Per quello che mi riguarda, non solo la mia solidarietà, ma tutto quello che posso fare per il comando di Padova, lo assicuro con convinzione”.

A sostegno di queste richieste, è stato proclamato quattro giorni di sciopero: il 21 novembre dalle 16 alle 20, il 2 dicembre dalle 10 alle 14, il 12 dicembre dalle 16 alle 20 e il 21 dicembre dalle 10 alle 14. Durante l’astensione dal lavoro sarà garantita l’attività di soccorso tecnico urgente alla popolazione.