Alla Cisl la proiezione dedicata al dramma dei rifugiati

Migranti, pellicole per riflettere.

ROVIGO – Due docufilm che riflettono la realtà dura dei rifugiati e una riflessione su un tema del quale si parla molto, ma si sa poco.
Questo il programma della serata dal titolo “L’odissea dei migranti. Film e riflessioni sul tema dei rifugiati”, organizzata dalla Cisl Padova Rovigo, giovedì nella sede Cisl Padova Zip, rivolta ai propri iscritti. “Avvicinandoci alla fase congressuale – ha detto la segretaria territoriale Stefania Botton – abbiamo voluto approfondire il tema delle popolazioni costrette a migrare per sfuggire a guerra, fame e persecuzioni. La Cisl Padova Rovigo ha anche risposto all’appello dell’associazione Iscos Veneto, con propri volontari, per portare sostegno e speranza a persone che sono letteralmente a rischio della propria vita, spesso nella completa indifferenza delle istituzioni comunitarie e italiane. Inoltre, per promuovere l’integrazione sociale, culturale ed economica, offriamo assistenza per le pratiche burocratiche e l’acquisizione della lingua, attraverso l’associazione Anolf. E’ importante che anche il nostro territorio sia consapevole del dramma di chi vive esperienze di marginalizzazione e gravi difficoltà nei paesi d’origine o nelle migrazioni dovute a guerre e catastrofi naturali”.
Il primo dei film proiettati è “Route 4”, dal nome della rotta del Mediterraneo centrale, la via di fuga più mortale al mondo. Il documentario
di produzione tedesca segue una nave di salvataggio in mare per più di 15 mesi e il dolore e l’agonia delle persone durante il loro viaggio. I rifugiati raccontano la loro storia e dipingono l’immagine di un viaggio orribile, consentendo allo spettatore di percepire la portata della crisi umanitaria in Africa.
E’ seguita la proiezione di “Life Jacket”, di produzione giordano-canadese-americana, che ripercorre il viaggio dei rifugiati in fuga dal loro paese devastato dalla guerra e dalle persecuzioni, alla ricerca di diritti umani e di condizioni di vita migliori. Ma le loro speranze di infrangono nell’isola di Lesbo, quando si ritrovano a Camp Moria, considerato uno dei luoghi più pericolosi al mondo.