Primo Giorno di scuola – Bollette e personale, avvio tra le incognite

LE CARENZE
 
ROVIGO – Il Covid sembra ormai passato, altre sono le difficoltà con cui la scuola è costretta quest’anno a fare i conti. Uno su tutti: la carenza di personale sia tra i docenti che tra il personale Ata e gli amministrativi, come mettono in luce Stefania Botton, segretaria territoriale della Cis Padova Rovigo che per anni è stata segretaria generale della Cisl Scuola, e Rita Bonfante, segretaria provinciale di Snals Rovigo. Un problema, questo, seguito a ruota dallo spettro degli aumenti del costo dell’energia che potrebbe ripercuotersi sulla quotidianità della gestione scolastica. E, ancora, l’attesa del rinnovo del contratto nazionale degli insegnanti, scaduto nel 2019 per chiudere con il problema delle nomine gestite a livello ministeriale da un algoritmo che ha creato non pochi disagi.
 
ORGANICI
 
«Non esiste ancora l’organico completo pur nello sforzo fatto per cercare di coprire tutti i posti con le nomine in ruolo e le supplenze annuali spiega Stefania Botton della Cisl Padova Rovigo ci sono ancora parecchi posti vacanti che mi auguro vengano coperti dal capo di istituto nel più breve tempo possibile». Alla sua voce si aggiunge quella di Rita Bonfante, segretaria provinciale di Snals Rovigo: «I problemi purtroppo sono rimasti quelli dell’anno precedente: la carenza di personale collaboratore scolastico ed amministrativo per la gestione della pratica scuole, come l’apertura e chiusura dei plessi». Un aspetto, questo, aggravato dalla «mancanza dell’organico Covid precisa Bonfante che quest’anno non è stato riconosciuto neanche per il personale docente». Infatti, se da una parte «le scuole sono ripartite senza le maggiori procedure Covid riprende Botton – dall’altra si dovrà fare i conti con l’assenza del personale in più che lo scorso anno ha tamponato le criticità della carenza. Ora il personale Covid non ci sarà più perché non è previsto quest’anno. E non possiamo sapere cosa potrà accadere nel momento in cui si dovesse verificare un aumento dei casi Covid, perché la pandemia non è passata. Potrebbe esserci un ritorno del bisogno di mettere in pratica le mascherine e il distanziamento che tanti danni hanno provocato al mondo dei ragazzi e dei bambini». Su quest’ultimo punto Botton evidenzia quanto emerso dall’incontro delle rsu Cisl scuola dello scorso 7 settembre: «Sono in amento esponenziale le fragilità manifestate dagli alunni perché il Covid ha aumentato i casi di disturbi dell’apprendimento, di ragazzi chiusi in se stessi, come sono aumentati i casi di ricorso al sostegno psicologico».
 
CARO BOLLETTE
 
Gli occhi dei sindacati sono puntati poi sugli effetti del caro bollette: «Con gli organici Ata così ridotti, c’è da capire come si provvederà alla sanificazione degli ambienti, specie d’inverno riprende Bonfante e spero non si aggiunga il problema energetico perché la scuola ha già vissuto dei periodi drammatici, per cui non sarebbe il caso di toccarla ulteriormente». Della stessa linea anche Botton: «Mi auguro non vengano fatte scelte didattico-educative e formative. Il fatto che ci sia la proposta della settimana corta per risparmiare energia è discutibile perché risolverebbe il problema del costo energetico ma ne creerebbe altri alle famiglie e alle donne che lavorano». Per quanto riguarda i docenti Botton mette l’accento sulle tutele della categoria: «Siamo in attesa del rinnovo del contratto scaduto dal 2019. E nonostante siamo in campagna elettorale, la scuola è sparita dagli argomenti di discussione», mentre Bonfante guarda all’algoritmo ministeriale che ha effettuato le nomine: «Ci sono ancora molti posti vacanti. E’ la piattaforma che ha creato molto disagio perché è vero che i docenti il 1° settembre erano già in classe ma ne hanno avuto comunicazione il 31 agosto».
Snals Rovigo, tra l’altro, incontrerà le proprie rsu giovedì in Gran Guardia a Rovigo a partire dalle 17 per discutere di contrattazione di istituto e di comunicazione efficace.