La figura di Evangelista Groppo ricordata a Loreo
Il 19.0625 sera al teatro parrocchiale di Loreo, nell’ambito della 24ª sagra del pane, si è tenuto l’incontro “Il valore della Libertà, un testimone di speranza Evangelista Groppo”, promosso dall’Azione Cattolica locale. Erano presenti il professor Luigi Gui, docente di Sociologia all’Università di Trieste, don Roberto Ravazzolo, già assistente Fuci e direttore del Centro Universitario di Padova e sua eccellenza il vescovo di Chioggia, monsignor Giampaolo Dianin. L’incontro è stato moderato dall’avvocato Michele Panajotti.
Il tema è stato introdotto dalla presidente dell’Azione Cattolica loredana, Luisella Siviero, che ha illustrato il contenuto di un libretto distribuito ai presenti, realizzato e stampato con il contributo del Comune di Loreo, della Cisl Padova Rovigo e dell’imprenditore Giuseppe Bardella.
Il sindaco e presidente del Parco del Delta del Po, Moreno Gasparini, ha fatto presente che, nella società contemporanea, dove dilaga l’egoismo e sembra scomparsa la solidarietà, la testimonianza del nostro concittadino, che ha sacrificato la vita per la libertà, ci aiuta a comprendere il valore della memoria come antidoto alle tragedie che si stanno compiendo non tanto lontano dal nostro Paese.
Il segretario generale Cisl Padova Rovigo, Samuel Scavazzin, ha sottolineato l’importanza di ricordare figure come quella di Evangelista Groppo, portatore di valori cui far riferimento, gli stessi ai quali si ispira la stessa Cisl. E ha ricordato i 116 studenti universitari padovani caduti nella lotta per la Liberazione contro il nazifascismo e i docenti che, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, hanno provveduto a commemorarli degnamente.
Il professor Luigi Gui ha tenuto una vera e propria lectio magistralis, molto apprezzata, sostenendo come la libertà sia un concetto molto complesso legato alla sfera personale, alle relazioni sociali, alle strutture di potere, agli avvenimenti storici.
Don Roberto Ravazzolo ha ripercorso la breve vita di Evangelista, dalla sua nascita, la famiglia, la scuola, la malattia, l’Azione Cattolica, l’Università e la scelta di diventare medico per aiutare le persone in difficoltà, fino al suo sacrificio. Evangelista Groppo, nonostante avesse frequentato le scuole nel periodo fascista, quando le coscienze erano rese cieche dalla manipolazione di un ventennio brutale e da una guerra civile, aprì le porte del suo cuore alle conquiste della civiltà, ispirandosi ai valori di libertà, giustizia, democrazia e progresso.
Nel suo intervento, la professoressa Marilena Berto, assessore alla Cultura e Istruzione, ha voluto dare un taglio decisamente soggettivo, dato che la casa natìa di Evangelista era confinante con la sua abitazione e ricordando la grande considerazione di cui godeva la famiglia Groppo, il dolore della madre, il ricordo vivo che ne hanno i loredani e la grande via a lui intitolata nel centro città. Il vescovo, monsignor Giampaolo Dianin, ha concluso la serata, evidenziando quanto sia attiva la sezione locale dell’Azione Cattolica e, confermando quanto detto dai relatori, si è augurato che la prova data da Evangelista, del quale erano presenti alcuni nipoti in sala, sia di esempio per i giovani.