Elezioni e Sindacati: “Il nostro voto a chi attira i giovani. E più soldi da Lng”

Rovigo – Fermare il trend negativo che vede sempre meno residenti in Polesine. Ma c’è anche hi chiede, come la Uil, che le ziende che fanno extra profitti durante questa crisi energetica restituiscano risorse alla comunità che le ospita. A livello locale, questo significa rivedere l’accordo del 2008 con Adriatie Lng che gestisce il terminal gasiero. Sono alcune delle richieste che le sigle si apprestano a presentare a quelli che saranno i candidati a Camera e Senato per le Politiche.

Per la Uil Polesana, Gino Gregnanin punta alle risorse sugli extraprofitti generati dalla crisi energetica innescata dal conflitto ucraino. A livello locale nell’agenda di Gregnanin c’è il gestore del terminal gasiero al largo delle coste polesane, Adriatic Lng. A febbraio 2008 l’azienda siglò una serie di accordi col Consorzio per lo Sviluppo del Polesine. A fronte dell’insediamento, gli accordi prevedevano lo stanziamento da parte di Adriatic Lng di 12,1 milioni di euro. Fondi che andarono al Comune di Porto Viro, di Loreo ed all’ente Parco. Per Gregnanin “l’accordo di 14 anni non è più sostenibile e va ridiscusso, soprattutto alla luce degli extraprofitti generati quest’anno dall’azienda, che oltretutto ha avuto l’ok per aumentare da otto a nove miliardi di metri ubi di gas l’anno la capacità di esercizio”.

Il Segretario della Cgil Pieralberto Colombo, nel premettere che auspica “l’elezione di un parlamentare polesano col quale si posaa progettare assieme gli interventi”, parte dallo spopolamento del Polesine. “A gennaio di quest’anno siamo scesi sotto i 230.000 residenti, e negli ultimi dieci anni la popolazione in Polesine è calata di quasi dodicimila unità. E’ un trend da invertire potenziando istruzione e università e la medicina territoriale, in modo da trattenere in Polesine i giovani dando loro opportunità di apprednimento di qualità e poi di lavoro in una provincia dove ormai oltre il 25 per cento di residenti ha più di 65 anni”.

Il tema dello spopolamento torna anche nei ragionamenti di Samuel Scavazzin, segretario della Cisl Padova Rovigo. “I temi che porremo come nostre priorità ai andidati alle Politiche riguarderanno certamente l’avvio di politiche per il ripopolamento del Polesine. Poi chiederemo come s’intende contrastare la mancanza di servizi e diversificazione lavorativa che portano i già pochi giovani ad andarsene dalla provincia”. Scavazzin, come Colombo, riflette anche sulla terza età: “Chiederemo di puntare su servizi come le Residenze sanitarie assistenziali, sull’abitare condiviso, sui luoghi di socializzazione”.