Fns Cisl: “Maltempo, cittadini lasciati soli nell’emergenza”

Un’emergenza gestita nel peggiore dei modi, che ha lasciato le persone sole davanti ai loro problemi. Così Roberto Galtarossa, segretario provinciale FNS Cisl Padova Rovigo, definisce quanto accaduto in occasione dell’ondata di maltempo abbattutasi su Padova dal 20 al 22 luglio scorso. Con una coda di chiamate che la sala operativa ha finito di smaltire soltanto dopo quattro giorni.

“Un tempo infinito per una persona che aspetta”, dice Galtarossa, “perché chi ha il tetto sfondato o la macchina distrutta, o la casa allagata, ha bisogno di aiuto subito. E per chi fa questo mestiere rispondere ‘no’ o ‘non adesso’ a una richiesta di aiuto è praticamente impossibile. Non rientra nel nostro modo di pensare sentirsi impotenti di fronte a persone disperate. Invece mi sento di chiedere scusa a tutti coloro che si sono sentiti abbandonati, anche se questo non è dipeso dalla buona volontà dei Vigili del Fuoco”.
Cosa è mancato nella gestione dell’emergenza? “E’ mancato il coordinamento – afferma Galtarossa – la catena di comando, gli strumenti messi in campo, l’interesse da parte del dirigente quando si è verificato l’evento. E’ stata sottovalutata la gravità del fenomeno e quindi non è stata attivata nessuna delle procedure di emergenza che in questi casi vengono messe in atto. Dalla sera di venerdì fino al mercoledì successivo abbiamo avuto mediamente dai 120 ai 150 interventi da smaltire”.

Oltre alla sala operativa, attiva 24 ore su 24 per gestire le chiamate dei cittadini colpiti dal maltempo e gli interventi di soccorso di tutti i giorni, il comando dei Vigili del Fuoco di Padova è dotato di una sala di emergenza che viene attivata in caso di eventi straordinari e permette la gestione più efficace degli interventi in corso.

“Per attivarla sono sufficienti tre persone in più – spiega Galtarossa –che sarebbero state a disposizione. La sala di emergenza è rimasta chiusa e ci chiediamo il perché. Come Vigili del Fuoco, ci siamo sentiti abbandonati dal nostro dirigente, come forse i cittadini si sono sentiti abbandonati da noi. Lavorare in queste situazioni aumenta il rischio di infortuni da parte del personale Vigili del Fuoco in maniera esponenziale. Credo che quello che facciamo meriterebbe maggiore rispetto”.