Incontro CGIL CISL UIL con il Prefetto di Rovigo Maddalena De Luca

Nella mattina di lunedì 9 marzo, il prefetto di Rovigo Maddalena De Luca ha incontrato i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Pieralberto Colombo, Samuel Scavazzin e Riccardo Dal Lago, su richiesta delle stesse organizzazioni sindacali, per affrontare i temi legati al mondo del lavoro in merito al Coronavirus. Anche se il Polesine fa registrare percentuali di contagio inferiori a quelle delle altre province venete, il suo sistema economico sta risentendo pesantemente della situazione di crisi. E come tutti i cittadini sono chiamati ad adeguarsi alle nuove direttive e a fare dei sacrifici per contribuire ad arginare la diffusione del virus, così anche le imprese sono tenute a condividere le direttive disposte dalle autorità sanitarie per garantire la sicurezza e la salute di tutti i lavoratori.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto che le aziende coinvolgano in maniera più attiva e costante i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, anche per assicurarsi attraverso di loro la partecipazione di tutti i dipendenti, indispensabile al raggiungimento degli obiettivi preposti. Inoltre per permettere alle famiglie di organizzare la gestione dei figli a casa da scuola e rispettare l’invito delle istituzioni a limitare gli spostamenti, si è chiesto che le imprese promuovano tutti gli strumenti che possono ridurre la diffusione del contagio, come lo smart working e la flessibilità nell’organizzazione dei turni lavorativi e dei congedi parentali.
La grave crisi che sta attraversando tutto il sistema economico del Nord Italia si sta facendo inevitabilmente sentire anche in Polesine. Gli impatti negativi sono già evidenti in molti settori. Alcune cooperative sociali, fondamentali per garantire continuità di cura, i servizi all’infanzia e supporto alle persone fragili, sono in difficoltà a causa degli appalti e dei servizi sospesi. Anche il settore turistico sta risentendo dell’annullamento di molte prenotazioni per la stagione estiva, con ricedute negative su tutto l’indotto e sul commercio. L’agricoltura è fortemente penalizzata dalle limitazioni negli spostamenti e dalla mancanza di mano d’opera, dovuta al rientro al paese d’origine di molti lavoratori immigrati. Effetti negativi cominciano a farsi sentire anche nei settori della logistica e del manifatturiero. Per tutti questi lavoratori, le organizzazioni sindacali hanno richiesto al prefetto di farsi interprete nei confronti del governo per l’adozione di misure immediate di sostegno al reddito per tutti, celerità nell’erogazione, risorse adeguate, semplificazione degli aspetti burocratici, senza vincoli temporali troppo stretti.
In testa a tutte le priorità, per affrontare l’emergenza in corso sta il rafforzamento del nostro sistema sanitario. A questo proposito sua eccellenza il prefetto e i segretari provinciali rinnovano un profondo ringraziamento al personale della sanità pubblica che si è adoperato ben al di là del proprio dovere, dimostrando dedizione e spirito di sacrificio. Le organizzazioni sindacali hanno però ricordato che da anni denunciano una grave carenza di personale a livello di medici, infermieri, tecnici di laboratorio e operatori socio-sanitari. Una denuncia che purtroppo ora si rivela drammaticamente lungimirante. La Regione sta correndo ai ripari con l’assunzione di personale. I sindacati vigileranno perché ai nuovi assunti venga garantita una formazione adeguata, a tutela della loro salute e di quella di tutti i cittadini.