Donne e lavoro: è arrivata l’ora della parità di genere

Al Battaglini di Rovigo, Francesca Pizzo, segretaria territoriale della Cisl, ha presentato il libro “Donne in bilico… fra emarginazione ed emancipazione”, presenta anche il rossoblù Sironi.

La parità di genere nel mondo del lavoro. È questa la tematica al centro del libro intitolato “Donne in bilico…tra emarginazione ed emancipazione”, scritto da Francesca Pizzo segretaria territoriale della Cisl Padova Rovigo. Storie di donne che lavorano, crescono i loro figli e si battono per la loro indipendenza contro i pregiudizi e le discriminazioni.

Bianca, Iris, Sole, Margherita. Sono alcune delle donne che Francesca Pizzo ha incrociato nella sua attività sindacale, mentre cercavano la strada per migliorare la loro condizione professionale. E a loro ha dedicato il libro “Donne in bilico… fra emarginazione ed emancipazione”, presentato questa mattina allo stadio Battaglini di Rovigo. Insieme all’autrice, Samuel Scavazzin, segretario generale della Cisl Padova RovigoErika Alberghini, assessore alle Pari opportunità e allo Sport del Comune di RovigoStefania Botton, segretaria territoriale della Cisl Padova Rovigo e Stefano Sironi, terza linea della Rugby Rovigo Delta.

“Trovarci in questo tempio del rugby, sacro per i polesani, amplifica l’emozione per questo momento”, ha esordito Botton. “L’argomento che andiamo ad affrontare – la condizione delle donne e in particolare il rapporto tra donne e lavoro – ci è sempre stato particolarmente a cuore. Purtroppo i due anni di pandemia hanno ulteriormente aggravato la difficoltà per le donne di accedere al mondo del lavoro. Come sottolinea il libro, le donne sono sempre in bilico tra scelte difficili. Ancora oggi scegliere di intraprendere una maternità può avere conseguenze importanti per la loro vita lavorativa. Troppo spesso la crescita professionale viene interpretata come un aumento delle ore di lavoro, cosa che a volte alle donne è precluso. Quando in casa ci sono disabili o anziani, il ruolo delle cura, nella nostra società, è spesso relegato alle donne. Le norme volte a garantire la parità di genere ci sono, ma nel nostro Paese facciamo fatica ad applicarle, tanto che l’Italia è tra gli ultimi Paesi europei per tasso di occupazione femminile, e questo anche a scapito del Pil. Abbiamo bisogno di crescere dal punto di vista culturale e di investire in occupazione e in formazione, anche in materie stem, considerate a torto maschili. Il motto del nostro congresso recente è stato “Pronti per affrontare le sfide del futuro”. Credo che la Cisl Padova Rovigo sia pronta per portare il proprio contributo fattivo anche su questo tema”.

Il libro è stato ideato nel 2018. “Inizialmente lo avevamo concepito come una raccolta di interviste – ricorda Pizzo – All’interno ci sono situazioni completamente diverse, come diverse sono le protagoniste per estrazione, provenienza, età e condizione sociale. Da parte mia non è stato semplice non farsi coinvolgere. Tra le donne c’è una lavoratrice ucraina che si è trasferita da qualche anno a Rovigo, giovani e donne più mature che hanno dovuto affrontare con grande difficoltà l’inserimento nel mondo del lavoro. La costante è il lavoro. Ho rincontrato queste donne nel 2022. E ho dovuto osservare che le situazioni non sono cambiate. E questo ci ha indotto, come Cisl Padova Rovigo, ad avviare dei progetti tarandoli proprio sulle donne. Ci auguriamo di realizzarli confidando anche nei finanziamenti regionali, che tardano ad arrivare, per l’inserimento lavorativo”. Il libro riporta le conclusioni del segretario generale della Cisl nazionale Luigi Sbarra, che ha visto nelle donne protagoniste “le aspettative, le lotte, il coraggio, ma anche la cocente delusione di chi conosce e soffre, nel lavoro e nella vita di ogni giorno, gli effetti di una disuguaglianza silenziosa e bruciante, sedimentata e tollerata, ulteriormente peggiorata dalle dinamiche scatenate dalla pandemia”.

L’assessore Erika Alberghini ha ringraziato la Cisl per aver messo l’accento su questa condizione e per il suo impegno per superarla. “Il rugby – ha sottolineato – è uno sport di resistenza, dove il campo si conquista centimetro per centimetro per arrivare alla meta e questo ben rappresenta l’impegno delle donne per conquistarsi un posto nella nostra società. Credo ci sia un problema anche culturale da superare per la promozione della donna. E’ importante che le istituzioni imparino a supportarla maggiormente per permetterle di usufruire di tutte le possibilità che sulla carta le sarebbero garantite. A fronte del gap di genere nei ruoli dirigenziali, c’è una maggiore acculturazione delle donne, che avrebbero quindi maggiori qualifiche per accedervi. La legge 162 per la parità di genere vuole eliminare le discriminazioni nella retribuzione e nella flessibilità degli orari di lavoro, per consentire alla donna la gestione della vita familiare. Come amministrazione intendiamo avviare dei progetti per offrire alle donne maggiori possibilità di inserimento nel mondo del lavoro, anche coinvolgendo i sindacati”.

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