OCCUPAZIONE: Nel 2030 mancheranno 146.000 lavoratori tra calo demografico e crisi di competenze

Nel 2030 l’andamento demografico dice che nel Padovano mancheranno 146.677 lavoratori. La scure della denatalità è il problema numero uno del mondo del lavoro. Dai dati di Veneto Lavoro si deduce che tra sette anni la fascia d’età 15-44 anni, ovvero l’iniezione di energia alla produzione, subirà un colpo pesantissimo: mancheranno all’appello 404.829 lavoratori. Le aziende non hanno molta scelta: dovranno contare sulla fascia 45-64 anni (ma, appunto, non basteranno a colmare tutti i vuoti), che farà da bilanciere, e dovranno cambiare strategie di gestione: il lavoratore oggi va corteggiato e le armi di seduzione sono principalmente due: il welfare aziendale e il lavoro a tempo indeterminato (che nella provincia di Padova cresce dal 2017 e oggi i contratti indeterminati sono 38.445). Lo spiega il direttore di Veneto Lavoro, Tiziano Barone: «Eravamo abituati a sentire l’azienda dire “le faremo sapere” , adesso è il candidato a rispondere “le farò sapere”». Potrebbe sembrare una bella notizia, e in parte lo è perché questo nuovo contesto dimostra che non è sempre il mercato a dettare le regole. Ma è indubbiamente una … (continua a leggere qui)

L’OPINIONE DEI SINDACATI

«Ora le aziende inizino a fare formazione. Ma servono anche incentivi dal governo»
 
«Il problema demografico è innegabile. Siamo di meno e dobbiamo lavorare di più». Dario Verdicchio, segretario Fillea Cgil, è amaramente realistico. Ma non rassegnato: «Cominciamo a chiamare le persone che muoiono nel Mediterraneo lavoratori e non profughi. Facciamo dell’immigrazione una risorsa per… (leggi l’articolo integrale da il mattino di Padova qui).
Samuel Scavazzin, segretario generale della Cisl, aggiunge: «Il rischio, nei momenti transizione, è che il lavoratore con basse qualifiche resti imbrigliato nel perverso meccanismo del ribasso». Cosa fare? Una parola: formazione. «La professionalità è sempre un vantaggio», continua Scavazzin. «Ma è una strada che deve indicare il governo con incentivi; politiche familiari per correre ai ripari della denatalità; flussi migratori che rispondano al bisogno di integrazione lavorativa e al diritto alla dignità della persona».