Zaia: «Zls, per correre subito soldi certi»

Il governatore scrive alla premier Meloni e al ministro Fitto, servono 200 milioni di euro

ROVIGO Dopo il decreto che definisce la «governance», il governo dell’operazione con organi e norme, avanti tutta per la Zls «Porto di Venezia-Rodigino». Lo chiede e ha scritto il governatore Luca Zaia in una lettera inviata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro per gli Affari europei, il Sud e le Politiche di Coesione Raffaele Fitto. Nella missiva formalizzata la proposta di nomina del Comitato d’Indirizzo della Zona Logistica Semplificata «Porto di Venezia-Rodigino».

Zaia segnala anche «la necessità di garantire, anche per l’esercizio 2024 e comunque per tutta la durata della Zls, la disponibilità di risorse a valere sul credito d’imposta per investimenti in beni strumentali».

In Polesine le reazioni al decreto governativo sono più caute. Non distanti dalle posizioni del vicepresidente di Confindustria «Veneto Est» Paolo Armenio, i tre segretari generali polesani di Cgil, Cisl e Uil ricordano che alla Zls «Porto di Venezia-Rodigino» mancano i decreti attuativi e la copertura finanziaria da circa 200 milioni di euro.

Pieralberto Colombo (Cgil) non nasconde «la perplessità su tempi che continuano ad allungarsi e non aiutano possibili programmazioni. La Zls dev’essere accompagnata da progettualità e investimenti anche su risorse umane e mercato del lavoro locale. Servono poi risorse economiche per le infrastrutture materiali e immateriali che colleghino il porto di riferimento, Marghera, ai Comuni polesani interessati, distanti una settantina di chilometri».

Per la Cisl di Padova e Rovigo, Samuel Scavazzin riconosce alla Zls che «le nuove aziende possono portare più persone, più risorse e la possibilità di creare o consolidare servizi migliori come sanità, trasporti, abitazioni, tempo libero. Ma bisogna creare una vera sinergia tra i Comuni in causa e gli enti preposti per evitare che ci sia un arrivo “selvaggio” di aziende. Infine, vanno realizzate strutture ricettive, abitazioni e servizi essenziali per i futuri lavoratori evitando la creazione di “ghetti” o persone che dormono nel camper come, purtroppo, già successo in Polesine (riferimento al caso Amazon, Ndr )».

Per la Uil, Gino Gregnanin invoca «una progettualità per aiutare uno sviluppo di qualità, a partire dal lavoro, che coinvolga davvero istituzioni, politica e parti sociali polesane». In provincia a pieno titolo nella Zls 16 Comuni: Bergantino, Bosaro, Calto, Canaro, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Ficarolo, Gaiba, Melara, Occhiobello, Polesella, Rovigo, Salara e Stienta.

Per il Comune di Venezia ci sono Porto Marghera, Campalto, Murano, Arsenale, Zona Portuale e Tronchetto.

Nella Zls, solo per le procedure semplificate ma senza deroghe per aiuti di Stato, anche il Porto di Chioggia e i comuni polesani di Bagnolo di Po, Fiesso Umbertiano e Trecenta.